Chissà cosa avrebbe detto Victor Gruen, "inventore" del modello di centro commerciale contemporaneo, trovandosi di fronte a un tempio del commercio ospitato da uno scalo ferroviario di epoca vittoriana. Chissà se, nel 2018, anche lui sarebbe tornato indietro sui suoi passi evitando di "inscatolare" le tante attività commerciali in un luogo chiuso e creando invece apertura verso la città.
Con buona probabilità avrebbe apprezzato le scelte progettuali dell'Heatherwick Studio, che lo scorso 26 ottobre ha inaugurato il nuovo Coal Drops Yard nel cuore di Londra, all'interno dell'area recentemente rilanciata di King's Cross, zona abbandonata dagli anni '90 alla ricerca di una nuova vocazione nel nuovo contesto cittadino.
Un progetto in tempi record, commissionato nel 2014 dalla King's Cross Development Partnership per rivitalizzare il sito e trasformarlo in "un luogo vivace in cui vivere, lavorare, rilassarsi", e realizzato in soli due anni di cantiere.
Courtesy of Heatherwick Studio | © Luke Hayes
Un grande intervento di rigenerazione urbana che, attraverso la conversione dello storico complesso di edifici costruito tra il 1850 e il 1860, originariamente destinato allo scarico e stoccaggio temporaneo del carbone in arrivo dal nord dell'Inghilterra, si trasforma in una piazza semicoperta, sviluppata principalmente in senso longitudinale per garantire l'accessibilità e incoraggiare le persone ad attraversare lo spazio in maniera naturale.
Scelte progettuali in netto contrasto con il modello enclosed shopping centre di Gruen, che negli anni '50 aveva cercato di creare quel punto di incontro e luogo di importanti eventi pubblici assente all'epoca nelle città americane. Uno schema che egli stesso rinnegò nel discorso pronunciato in occasione della III Conferenza annuale dello International Council for Shopping Centers del 1978 per le sue svariate modalità di riproduzione, mancanti delle originali idee ambientali e umanistiche e copiate solo sotto l'aspetto del profitto.
Una tendenza interrotta quindi nel progetto dell'Heatherwick Studio, che torna a porre l'attenzione sul senso di condivisione e di punto di scambio a livello locale.
© Gruen Associates | Southdale Centrer
London, Cool Drops Yard | Il progetto di Heatherwick Studio
Come affermato dai progettisti, alla base del progetto vi è infatti la consapevolezza che la realizzazione di un centro commerciale sia soprattutto "una scusa per incontrarsi". Si è trattato dunque di una sfida, il riuscire a trasformare degli edifici fatiscenti e un'area morfologicamente complessa "in una vivace zona commerciale dove le persone possono radunarsi e circolare con estrema facilità".
Courtesy of Heatherwick Studio | © Luke Hayes
Un mix di vecchio e nuovo, espresso in una serie di percorsi fatti di ponti e scale che vivono e si connettono tanto in orizzontale quanto in verticale, in cui trovano spazio 55 unità di dimensioni variabili che ospitano una vasta gamma di rivenditori selezionati meticolosamente, dai negozi pop-up alle unità di grandi dimensioni per marchi consolidati.
A caratterizzare il progetto è il disegno dell'avvolgente e sinuosa copertura composta da oltre 80.000 elementi (appositamente prodotti dalla stessa cava gallese per garantire continuità di tonalità blu-grigio dell'edificio storico) che prende forma a partire dai timpani originali, i quali, dilatandosi, arrivano a toccarsi a mezz'aria, (o "a baciarsi", come direbbero i progettisti). Una soluzione strutturale complessa che mette insieme conservazione dell'integrità degli elementi storici (ottenuta mediante l'introduzione di 52 nuove colonne di acciaio inserite all'interno degli edifici esistenti e nascoste dietro mattoni e ferro invecchiati sostenuti da pareti e nuclei di cemento) e forte impatto visivo.
I "nastri" curvi del tetto sono così formati da 20 sezioni di acciaio imbullonate su 4 capriate e fissate alle colonne, dal cui incontro viene generato un nuovo livello panoramico, composto da 64 pannelli di vetro strutturale a tutta altezza disposti in modo sfalsato e "seghettato".
Courtesy of Heatherwick Studio | © Hufton + Crow
"Ridare vita a un sito così significativo a livello locale (è stato) un enorme privilegio", ha dichiarato Thomas Heatherwick, fondatore dello Studio che ormai da 17 anni risiede nel quartiere.
Quello del Coal Drops Yard è dunque un progetto ambizioso e riuscito per la sua volontà di scardinare il consueto modello spaziale del settore del retail, pur mantenendo ben saldi i principi di fedeltà a contesto storico e urbano, sia dal punto di vista morfologico che da quello dei materiali. Come affermato dalla Group Leader Lisa Finlay, infatti, si è trattato di "rimodellare radicalmente questa infrastruttura vittoriana per soddisfare le esigenze di uno sviluppo urbano moderno senza perdere ciò che le rendeva speciali".
Un intervento che pone il già affermato studio britannico al centro dell'architettura internazionale su scala urbana, nonché un altro tassello del disegno di trasformazione di King's Cross quale luogo della creatività londinese.
di Elisa Scapicchio
Thomas Heatherwick © Marcus Hawk
Scheda progetto
Client: Argent LLP
Location: London
UK Appointment: 2014
Status: Completed
Size: 13,500sqm
Project team Heatherwick Studio
pubblicato il: